I piedi sono le radici del nostro corpo: un vero e proprio organo dalle qualità spesso sottovalutate.

Sebbene comunemente si pensi che la funzione principale di questa struttura sia quella motoria, analizzando la rappresentazione del piede a livello neurologico si scopre come in realtà la sua qualità principale sia quella sensitiva.

A questo punto sorge spontaneo chiedersi “come faccio a scegliere un paio di scarpe che rispettino e preservino una struttura tanto preziosa?” .

Di seguito vi riporto le immagini di alcune scarpe, secondo voi sono “buone o cattive” scarpe?

La risposta è dipende!

È fondamentale fare una distinzione tra scarpe da performance finalizzate ad ottimizzare una funzione momentanea (come le scarpette da arrampicata, da trekking, da corsa su pista e le décolleté) e le scarpe da tutti i giorni quelle che indossiamo abitualmente e per il maggior numero di ore.

Ecco le 5 regole fondamentali per scegliere una scarpa… da tutti i giorni:

  • Deve essere morbida e flessibile in tutte le direzioni per consentire al piede di svolgere la sua funzione sensitiva.
  • Deve avere la parte anteriore abbastanza larga da accogliere comodamente l’avampiede, senza condizionare minimamente la posizione delle dita, per garantire la funzione motoria di ammortizzamento e propulsione durante il cammino.
  • Non deve avere all’interno supporti anatomici! Solo attraverso il movimento è possibile mantenere sane e funzionali le strutture del corpo. L’utilizzo di volte e supporti anatomici andrà a limitare il naturale movimento “allenante” per la muscolatura del piede che conseguentemente perderà tono e funzionalità, disturbando inoltre la funzione di “elica podalica” necessaria a gestire i carichi e ad evitare sovraccarico sulle strutture superiori (ginocchia, anche, ecc.).
  • Drop zero, ovvero idealmente (su corpi e strutture ideali) la differenza di altezza tra tacco e punta della scarpa dovrebbe essere di zero millimetri. Nella maggior parte dei casi questo parametro non è gestibile a causa della sedentarietà e della scarsa libertà muscolo articolare (quindi non comprate domani delle scarpe a drop zero o potreste pentirvene!). Ci si dovrebbe avvicinare a questo tipo di calzatura nel tempo, attraverso un lavoro mirato.
  • Deve piacere, ricordandosi che ciò che fa bene alla testa fa bene anche al corpo!

A cura di Dott. Andrea De Agostini

Recommended Posts

No comment yet, add your voice below!


Add a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *