Il colpo di frusta è un evento traumatico tipicamente legato al tratto cervicale, spesso legato ad incidenti in auto, traumi sportivi o di altra natura in cui il collo viene portato oltre i suoi limiti fisiologici (in estensione ed in flessione) in modo brusco.

Senza voler scendere in casi con lesioni molto gravi da valutare nello specifico, tipicamente le conseguenze di un colpo di frusta sono a carico della muscolatura, dei tendini e legamenti che in risposta ad un stress oltre i loro limiti andranno in contro per difesa ad un contrattura spesso invalidante.
Ogni evento della nostra vita ha il potere di perturbare il Sistema Tonico Posturale, un sorta di esperto in Posturologia che vive nel nostro cervello con il compito di dare una risposta ad ogni segnale di allarme che riceve da parte dei recettori. La risposta è rappresentata da un adattamento posturale finalizzato a sentire meno dolore possibile (anche il più piccolo disagio), ricercando la massima efficienza in termini di dispendio energetico e funzionalità.
Tutti questi cambiamenti avvengono in modo non cosciente – sono automatici fortunatamente! – ed avvengono con un aumento del livello di tensione dei muscoli e quindi delle catene neuro-mio-fasciali.
Ad ogni adattamento fatto per risolvere un problema del presente sacrifichiamo un pizzico di libertà articolare, scioltezza ed efficienza fisica
Il colpo di frusta ha quindi sia effetti diretti sul collo – con compressioni tra le vertebre e potenziali mal di testa, vertigini, dolore, limiti funzionali e molto altro – che ripercussioni su tutto il resto del corpo ed alterazioni del nostro assetto Posturale.
L’obiettivo del terapista specializzato in Posturologia Clinica sarà quindi quello di integrare il trattamento della zona traumatizzata e le ripercussioni sul resto del corpo (ricreando il corretto spazio inter-vertebrale come in foto) in un’ottica di globalità, ricercando un equilibrio dell’intero sistema.

A cura di Andrea De Agostini
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