Fin da bambina ho sempre avuto un’indole iperattiva. Non potevo e non sapevo stare ferma!
Ero sempre in movimento, amavo correre, arrampicarmi sugli alberi, giocare all’aperto, costruire, creare, giocare, andare al parchetto e sfrecciare in bicicletta.
Non esistevano pericoli, ogni volta era un’avventura, una scoperta.
Amavo i “giochi dei maschi”: giocare a pallone, con le macchinine, con i lego. Andavo agli scout e mi sentivo a casa nella natura, esplorando, scoprendo nuovi luoghi e nuove storie, camminare in montagna e fare bagni infiniti e immersioni al mare.

Ho sempre fatto sport sin da piccola, dal nuoto, alla ginnastica artistica, al basket, anche se, quello che ho sempre desiderato era giocare a calcio in una squadra e non solo al parco con gli amici tutti i pomeriggi dopo la scuola.
Così, finalmente, a 12 anni, ho iniziato a inseguire questo sogno, prima nella squadra del paese, poi in una delle prime squadre di calcio femminile e ho continuato fino ai 20 anni, quando ho dovuto scegliere di “appendere le scarpe al chiodo” per poter concludere l’Università.

Se penso alle volte che mi sono fatta male, botte, cadute, scivolate, pallonate, credo di perdere il conto! Quello che ha cambiato la mia vita, e da lì tutte le mie scelte future, è stato l’infortunio al ginocchio durante una delle partite più importanti della mia carriera calcistica.


“Rottura del legamento crociato anteriore ginocchio destro”. 

A 16 anni, un sogno infranto e un lungo anno di stop e riabilitazione. Non mi sono mai ripresa del tutto, sia fisicamente sia emotivamente.

Questo mi ha portato a capire cosa volevo fare nella mia vita : aiutare le persone a capire l’importanza di muoversi, come poter prevenire problematiche fisiche e recuperare post-infortunio.

Ho intrapreso gli studi in “Scienze Motorie e Sport”, ho lavorato in diverse realtà, palestre, piscine, studi privati e scuole. Non ho mai smesso di studiare e tuttora continuo ad aggiornarmi e a formarmi. Ho scoperto Pancafit e Pilates ed è stato amore a prima vista, due mondi apparentemente diversi, ma molto simili e affini.

Tuttora questo è il mio lavoro. Credo profondamente in quello che faccio e soprattutto amo insegnare e lasciare un po’ di quello che sono e che so alle persone che incontro.
Come quando sono su un palco e con la musica riesco ad esprimere quella parte più profonda e selvaggia di me.

MOVIMENTO E MUSICA.
Le mie ragioni di vita.
Le espressioni più profonde di ciò che sono e voglio essere.    

A cura di Elisa

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