In questi giorni, dove i nostri ritmi sono stati messi in discussione, siamo assaliti da tanti pensieri ed emozioni differenti è facile cadere nella trappola.
È necessario quindi che adottiate delle strategie per mantenere uno stile di vita sano e per evitare di vanificare i risultati ottenuti finora per chi sta seguendo un percorso nutrizionale.
Come prima cosa è necessario che continuate a mantenere il ritmo dei pasti, sia come numero che come orario quindi i 3 pasti principali con gli spuntini.
Ricordate che il compito degli spuntini è proprio di quello mantenere un equilibrio tra gli ormoni che regolano il senso di fame e di sazietà in modo da non farvi arrivare affamati ai pasti principali.
Come dicevamo prima in questi giorni è maggiore il rischio di cadere nella fame emotiva, perché siamo annoiati, ansiosi, svogliati e quindi per compensare queste emozioni negative cerchiamo supporto nel cibo con l’obiettivo di aumentare le emozioni positive.
Gli alimenti usati per “supportarci” sono ad alta densità energetica, ovvero ricchi in zuccheri semplici e grassi saturi, quali ad esempio biscotti frollini, patatine, snack e merendine.
È logico capire che se assunti quotidianamente e a lungo termine non ci faranno bene, né in termini di salute né quando andremo a confrontarci con la bilancia.
Il suggerimento che posso darvi è quello di compilare un diario dove andrete a riportare le seguenti informazioni:
- Quanta fame ho da 0 a 5?
- Quale emozioni sto provando? Sono ansioso, triste, annoiato, stanco …
- Cosa decido di mangiare?
- Come mi sento dopo? (appagato, sazio, soddisfatto, in colpa)
- Quanto dura questa sensazione?
Nei giorni successivi o quando vi ricapita di cadere nella trappola della fame emotiva, rileggete le sensazioni che avete provato e valutate se sono state delle scelte fatte in maniera consapevole o dettate dalla fame emotiva.
In allegato troverete un esempio di diario che potrete scaricare, compilare e se volete possiamo commentarlo insieme.
Nel prossimi articolo vi spiegherò i meccanismi biologici alla base di questi processi.
A cura di Mariaconcetta Cariello
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