Il massaggio neonatale ha come fine quello di porre il corpo del bambino in un atteggiamento di ricettività e di fiducia.
Il punto più importante del massaggio non è la tecnica in se stessa, ma la relazione d’amore che il genitore vi impiega.
Il toccare è per il bambino un mezzo di comunicazione. Per sapere chi è, dove si trova, dove vuole andare, ogni individuo deve sentire ciò che è. Questo si percepisce solo se si è coscienti della dimensione e dei limiti del proprio corpo.
Per questo il massaggio deve coinvolgere il corpo nella sua totalità, dalla testa ai piedi: in questo modo si aiuta il bambino a percepire che il suo corpo non è frammentato, ma che è “unificato, uno”!
La capacità propriocettiva del bambino è in evoluzione, e il massaggio globale gli permetterà di sentire il proprio corpo.
Ci sono alcuni bambini che hanno particolare difficoltà a situare il proprio corpo al di fuori dell’utero, nello spazio (bambini molto stretti nell’utero o perché molto grossi o perché l’utero della mamma relativamente stretto, etc..).
E’ importante dunque trovare altri modi, oltre al massaggio, per fare sentire il vostro bambino “contenuto”, accolto, amato: nei prossimi post vi propongo alcuni consigli pratici per i vostri piccoli!
A cura di Nicole Franchi (Responsabile Progetto Girasole)
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